Primo tempo discreto a Firenze dei granata che sono andati in svantaggio in seguito ad un’azione dei viola, probabilmente iniziata con un fallo su Obi. Fino a quel momento la Salernitana aveva retto bene le azioni offensive dei padroni di casa, riuscendo a non correre molti rischi in fase difensiva.

Poco incisiva in attacco, invece, la squadra ospite soprattutto a causa di evidenti carenze del reparto difensivo (in entrambe le fasi di gioco) e del centrocampo in fase d’impostazione. Il solo Ribery è riuscito a proporre qualche trama di gioco apprezzabile dall’alto della sua indiscussa qualità. Ma non è bastato.

Troppo solo Simy in attacco, circondato da molti avversari, quasi sempre servito spalle alla porta e mai in area di rigore. L’attaccante, nel secondo tempo, con la squadra un po’ più propositiva, soprattutto dopo l’ingresso in campo di Delli Carri (positivo il suo esordio) e Bonazzoli, è riuscito a creare più di un pericolo alla retroguardia viola, segnando anche un gol, annullato per un millimetrico fuori gioco.

Molte le assenze in casa Salernitana per infortuni, positività al covid e squalifiche. Colantuono ha dovuto fare di necessità virtù, facendo giocare calciatori non al top e con in panchina poche alternative ai titolari. E’ evidente che con questo organico la squadra del cavalluccio marino non è adeguata alla serie A.

Ma in ogni caso, le tante assenze non possono rappresentare un alibi. I gravi errori del portiere Belec e dei difensori, l’arrendevolezza palesata nella ripresa dopo il secondo gol della Fiorentina, l’atteggiamento a tratti remissivo della squadra, vanno stigmatizzati e l’allenatore non può non tenerne conto essendo suo compito apportare i necessari correttivi.

Colantuono allenatore Salernitana – Photo Ianuale da ussalernitana1919.it

L’ultimo posto, con soli 8 punti in classifica e statistiche disastrose per gol fatti, gol subiti, possesso palla, diventa sempre più una realtà difficilmente eradicabile. E il prossimo match sarà venerdì con l’Inter, una delle squadre più forti del campionato. Un’altra scontata sconfitta è all’orizzonte che, pertanto, diventa sempre più incerto e imbarazzante.

La Città di Salerno e la sua grande tifoseria non meritano questa debacle continua, settimana dopo settimana. Uno stillicidio di sconfitte umilianti e gare dal risultato scontato già in partenza.

La mancanza di investimenti economici adeguati alla categoria nell’allestimento dell’organico, da parte dei precedenti proprietari e anche da parte di chi ha gestito la società in questa fase di transizione è la causa principale di questo scempio calcistico. Eppure di soldi provenienti dalla Lega e dai diritti TV dovrebbero averne incassati un bel po’. Come sono stati investiti?

E per quale motivo alcuni calciatori in orbita Lazio che l’anno scorso avevano contribuito con la loro qualità a far vincere il campionato alla Salernitana, sono tornati al mittente ed ora stanno facendo bene in serie A e B, e non sono stati invece acquistati prima della promozione in serie A e della conseguente problematica multiproprietà?

Ci sarebbe molto da dire anche sul cambio di allenatore. Castori, capro espiatorio di colpe non solo sue. L’arrivo di Colantuono non ha migliorato le cose ma, anzi, le ha nettamente peggiorate, ma non era facile fare bene con questo organico. Altra scelta sbagliata, comunque, degli attuali dirigenti granata o quanto meno inutile.

Marchetti e Fabiani alla presentazione di Ribery

La eventuale retrocessione della Salernitana in serie B, così come quelle di Spezia, Venezia, Genoa e Cagliari, impelagate in bassa classifica a poca distanza dai granata, ci potrebbe anche stare. Non sarebbe un dramma per una Città come Salerno ritentare nuovamente l’anno prossimo di disputare un campionato cadetto d’avanguardia.

Ma retrocedere in questo modo, con gare dal risultato già scontato in partenza, senza lottare, senza proporre trame di gioco apprezzabili e soprattutto senza mordente, invece, non è accettabile.

C’è da augurarsi che la nuova proprietà, che dovrebbe a giorni subentrare, resetti tutto, rinforzi la squadra con almeno 5 innesti di calciatori di assoluto valore per la serie A, mettendo alla porta il passato e coloro che hanno contribuito a realizzare questa vergogna calcistica.

In caso contrario, il prosieguo del campionato, permanendo queste condizioni, sarebbe un’autentica sofferenza, una lenta agonia, per i calciatori stessi e per i tifosi.

IL TABELLINO E LE PAGELLE
FIORENTINA-SALERNITANA 4-0

Marcatori: 31′ Bonaventura, 51′, 84′ Vlahovic, 90′ Maleh

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Odriozola (87′ Venuti), Milenkovic (46′ Igor), Martinez Quarta, Biraghi (87′ Terzic); Bonaventura, Torreira, Duncan (79′ Maleh); Callejon (72′ Sottil), Vlahovic, Gonzalez. All. Italiano.

SALERNITANA (4-4-2): Belec 4; Veseli 4,5 (46′ Delli Carri 6), Bogdan 4, Gyomber 4.5, Ranieri 5,5 (90′ +1 Jaroszynski sv); Kechrida 5,5, L. Coulibaly 5.5, Obi 5,5 (62′ Schiavone 5), Kastanos 5 (52′ Bonazzoli 5,5); Simy 6, Ribery 5,5 (90’+1 Di Tacchio sv). All. Colantuono 5